Menarini e Telefono Azzurro uniti nella lotta contro gli abusi sui minori.
Nasce la prima rete antiabuso di 15mila pediatri e medici di base “sentinella”, capaci di captare segnali di abusi su minori e intervenire tempestivamente.
I bambini sono il nostro futuro. Il nostro compito è anche quello di proteggerli ma non sempre riusciamo a captare quei segnali indice di maltrattamenti o abusi. Per questo motivo nasce questa preziosa iniziativa che ha come obiettivo quello di fare emergere il malessere infantile e adolescenziale “sommerso” e dare un segnale di aiuto concreto alle piccole vittime.
Menarini contro la violenza sui minori
Menarini è la prima azienda farmaceutica ad avere deciso di impegnarsi massicciamente per un network sanitario contro la violenza sui minori. Collaborano al progetto Telefono Azzurro, la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI).
L’obiettivo? Formare i pediatri italiani a riconoscere e intercettare i segnali di eventuali abusi, a partire da quelli inespressi di disagio e sofferenza del bambino.
La ricerca Telefono Azzurro e Doxa
Dalla ricerca realizzata da Telefono Azzurro e Doxa Kids pubblicata nel 2016, su un campione di 600 12-18enni e 600 genitori in tutta Italia, è emerso come tra i diritti fondamentali, Il “Diritto alla protezione dalle violenze e abusi”, è ritenuto dal 33% dei casi il secondo diritto tra quelli meno garantiti.
I ragazzi intervistati sostengono dunque che la propria generazione sia particolarmente esposta ai pericoli dell’abuso e del maltrattamento. Dalla ricerca emerge anche come il 27% dei bambini ritenga che il “Diritto alla crescita sana e alle cure migliori” non sia rispettato a sufficienza.
Inoltre, il 57% degli intervistati afferma che la propria famiglia ha risentito del peso della crisi economica; dalla ricerca è emerso che i bambini risentono fortemente dello status socio-economico in cui vivono – a maggior ragione se sottoposti ad alti livelli di stress – presentando conseguenze nel lungo termine e nell’età adulta, sia a livello di salute fisica, che psicologica.
Internet e l’aumento della pedo-pornografia e il bullismo online
La diffusione di Internet ha profondamente modificato l’accezione dell’abuso. Il mercato della pedo-pornografia aumenta molto rapidamente ed esponenzialmente sia a livello mondiale, che nella realtà italiana. Internet amplifica la portata del cyberbullismo, favorendo copertura ed anonimato e rendendo difficile l’identificazione dei primi segni di allarme. Secondo la ricerca di Telefono Azzurro e Doxa Kids (2016), al 12% dei ragazzi è capitato di essere vittima di bullismo online, da parte di coetanei o ragazzi più grandi.