Rilassa, infonde positività, è antistress ed è in grado di rallentare il processo di invecchiamento cerebrale.
Focus sugli effetti della beauty routine sulla mente. E sul nuovo significato che assume la cura di sé.
Ogni donna dovrebbe tenere ben presente quando, la mattina, si osserva allo specchio: l’’importanza della cura di sé va ben oltre la semplice “difesa della bellezza”!
Prendersi cura con attenzione e costanza del proprio aspetto e della propria pelle ha infatti conseguenze positive sull’umore e persino sulla salute.
Lo dimostrano gli studi di neurocosmesi, ambito di ricerca della biologia che studia la relazione tra pelle e sistema nervoso.
Il semplice gesto di cura di sé rilassa, infonde positività interiore e fa sì che la mente invii impulsi nervosi che rendono la pelle più bella.
Tra le aziende pioniere in questo campo c’è Shiseido che, grazie a costanti studi di neurocosmesi, è riuscita a dimostrare come l’atto del prendersi cura del proprio aspetto influisca anche su quello fisico.
Una delle ricerche più innovative condotte dall’azienda nipponica ha evidenziato, infatti, che la “terapia cosmetica” ha effetti positivi sulle funzioni cognitive nelle donne anziane, poiché determina l’aumento dell’ossigenazione della corteccia prefrontale sinistra, la regione cerebrale implicata nella pianificazione dei comportamenti cognitivi complessi, nell’espressione della personalità e nella presa delle decisioni.
Imparare a prendersi cura di sé attraverso rituali di bellezza può quindi donare effetti positivi sulla mente e rallentare al tempo stesso il decadimento cognitivo.
In più, rappresenta un’attitudine speciale nei confronti di se stesse, da non confondere con l’autostima.
Mentre quest’ultima è da ricondurre a risultati ottenuti nel tempo o ad apprezzamenti derivanti dall’esterno, la cura di sé rappresenta una forma d’amore nei propri riguardi non alimentata da fattori esterni, ma che si scopri in una personale dimensione interiore e si difende nel tempo.