Iperconnessi, per lavoro o per piacere, per rispondere ad una mail o per restare aggiornati sulle ultime tendenze, ormai trascorriamo circa sei ore delle nostre giornate davanti ad uno schermo. Tutti i dispositivi che utilizziamo abitualmente sono costruiti con gli schermi a led, che emettono HEV (High Energy Visible) nota ai più come luce blu. Questo tipo di luce è emessa anche dal sole, ma in quantità inferiori rispetto ai nostri devices.
Luce blu: perché è pericolosa?
La luce blu prodotta dagli schermi digitali genera un’intensità di luce 1000 volte maggiore rispetto alla soglia di comfort del viso, essa è meno pericolosa ma più subdola, a causa della continua esposizione. Recenti studi hanno dimostrato una stretta correlazione tra luce blu e la comparsa di rughe e macchie scure, per via dei radicali liberi causati dallo stress ossidativo a cui sono esposte le cellule della nostra pelle.
L’aiuto della cosmesi
Anche in questo caso, il
mondo della cosmesi non ha ritardato a presentarsi sul mercato con
diversi prodotti in grado di contrastare “l’invecchiamento da
smartphone”.
Ecco la nostra skincare routine a prova di luce blu:
Questa crema agisce su tutti i segni dell’età e protegge dalle aggressioni quotidiane: luce blu, raggi UV, inquinamento, stress.
Una linea che comprende quattro creme contorno occhi, specifiche per ogni esigenza, con peptidi anti-luce blu.
Indispensabile la protezione solare -anche in città- che protegge non solo dai raggi UV, ma anche dall’inquinamento.
Ancora da Uriage arriva una proposta interessante per combattere i dannosi effetti della luce blu. Si tratta di una crema che agisce durante la notte con un effetto peeling per aumentare la luminosità dell’incarnato, grazie alla presenza di AHA, acqua termale e cere vegetali.